Oretta Rangoni Machiavelli

Oretta Rangoni Machiavelli dipinge con passione; la sua è una passione travolgente che viene direttamente trasposta sulla tela con un colore vivo, dinamico ed esuberante.

Oretta Rangoni Machiavelli è nata a Pisa.
È stata allieva di Avenali, Assenza, Lipinski, Oppo e Ziveri.
Ha studiato 8 anni all’Accademia di Francia a Villa Medici, nella Capitale, all’Accademia Romana e all’Istituto d’Arte.
Ha coltivato varie tecniche, fra cui l’affresco e l’incisione.

Dipinge ritratti, specialmente di bambini, che sa interpretare con profondità, utilizzando con la stessa maestria la matita, l’olio e l’acquerello.
Suoi temi favoriti sono gli animali, ed i paesaggi dove avverte, nel vento e nel moto dell’acqua, il misterioso fascino della natura.

Vive e lavora a Roma, in Piazza di Spagna 51, e a Venezia, S. Polo 2646.
Le sue opere figurano presso numerose collezioni private e musei in Italia e all’estero.

È infatti il colore l’elemento strutturale delle sue visioni, che trasmette con immediatezza e spontaneità la felicità delle sensazioni provate dall’artista di fronte a quei soggetti che hanno catturato la sua attenzione, che hanno dato corso alla sua incontenibile emozione pittorica.

La pennellata, dinamica e vibrante, si esprime in segni e arabeschi colorati che danno vita ad una pittura ricca di gioia ed entusiasmo.
Oretta Rangoni Machiavelli ama “ritrarre” ciò che le è più caro, siano questi paesaggi, città – dove ha uno spazio particolare Venezia -, persone e animali.

Ogni lavoro ha dietro di sè una “storia” particolare, perché ognuno di questi nasce da un atteggiamento che potremmo definire “sensitivo”. Difatti è una forte emozione – anche sotto forma di ricordo o di intuizione – che spinge l’artista ad intraprendere un nuovo lavoro, ad avvertire l’urgenza e la necessità di fissare sulla tela ciò che inesorabilmente si perderebbe nella memoria.

Così tra i vari dipinti troviamo l’irrequieto gatto che restava in posa solo se “infiocchettato”, la Regata Storica che ogni settembre anima vivacemente gli spazi acquei del Canal Grande con il suo multicolore corteo di barche, i palazzi di Venezia che si specchiano nella tremolante acqua dei canali, un possente toro fronteggiato da un torero colto di spalle mentre ondeggia la rossa e “fatale” muleta, un’isola di San Giorgio resa con delicate cromie orchestrate sull’azzurro.

Una notturna e “bizantina” Basilica di San Marco, che si riflette nell’acqua come se si ergesse sul bordo del bacino, risulta il pendant ideale della bianca architettura del Taj Mahal di Agra, che si staglia luminoso su di un blu intenso.

La pittrice propone dunque un confronto ideale tra queste due architetture caratterizzate da eleganti cupole, tra questi due luoghi amati che pur distanti geograficamente e culturalmente possono essere avvicinati per la bellezza e per la capacità di suscitare intense emozioni. Così come in un piccolo dipinto, impreziosito da perle e polvere dorata, Parigi (Torre Eiffel) e Venezia (Piazza San Marco) vengono unite da una Senna-Canal Grande nel nome dell’amore, simboleggiato da due cuori rossi
in vetro.
Non mancano ritratti di amici e conoscenti, nei quali spiccano grandi occhi, veri e propri specchi dell’anima, che permettono di sondare le profondità più recondite della psiche di chi è stato effigiato.

Gli ultimi lavori di Oretta Rangoni Machiavelli sono paesaggi realizzati in Brasile, dove il ritmo dinamico delle pennellate e le accensioni cromatiche costruiscono un contesto di segni colorati animati da un fremito vitale capace di coinvolgerci e renderci direttamente partecipi non solo della visione della quotidianità e del paesaggio naturale, ma anche dei suoi suoni, dei suoi odori e della sua felicità.
l dipinti, i disegni e gli acquerelli di Oretta Rangoni Machiavelli manifestano con evidente chiarezza come l’artista affronta la realtà per cogliere e far proprio il suo contenuto essenziale: la vita.

Giovanni Bianchi
Critico d’arte