NOTA BIOGRAFICA

Suggeriva Van Gogh che “bisogna sempre fare uso intelligente di bellissimi toni che i colori creano di loro propria iniziativa quando li si spezza sulla tavolozza“.
Ma per raggiungere questa capacità si deve percepire e sapere comunicare l’emozione del colore. È una sorta di settimo senso che pochi possiedono, che nasce con noi o si acquisisce attraverso un lungo e meditato studio dei maestri del passato, oppure trascorrendo molto tempo a perfezionare la propria tavolozza prima di raggiungere un personale, autentico stile.
Oretta Rangoni Machiavelli si deve annoverare fra questi pittori.
È nata a Pisa, la città dai marmi abbacinanti, ma si è formata artisticamente a Roma dove ha studiato per otto anni all’Accademia di Francia di Villa Medici, all’Accademia Romana e all’Istituto d’Arte.
Fra i suoi maestri vi sono stati Avenali, Lipinski, Oppo e Ziveri.
Artista dalla personalità poliedrica, padroneggia con scioltezza ed eleganza varie tecniche, ma ama specialmente la matita nera per arrestare le impressioni sulla carta, siano volti di bambini in Asia, che un cane nella campagna, sia un gatto accoccolato che un’istrice, mentre grandi tele sparse in numerose collezioni private e musei italiani ed esteri testimoniano la sua fertile bravura nella tecnica dell’olio e dell’acrilico.
Vive e lavora a Roma in Piazza di Spagna 51,
e a Venezia San Polo, 2646

Da una presentazione di Gabriele Reina
Editor e ricercatore di Franco Maria Ricci